giovedì 14 ottobre 2010

Sicurezza dei dati con crittazione: due metodi (WinRAR e TrueCrypt)


I computer sono ormai uno strumento imprescindibile per la maggioranza di noi: dati di ogni tipo, inclusi quelli dal contenuto estremamente personale e/o confidenziale (foto, video, testi e così via), sono inevitabilmente memorizzati in forma digitale all’interno dei nostri preziosi dischi fissi. Oltre al sempre consigliatissimo backup, fatto come precauzione personale, può subentrare la reale necessità di occultare ad occhi indiscreti dei file di importanza “vitale”: senza entrare nei fantasiosi scenari fanta-politici dipinti da molti film di spionaggio, è inevitabile che ciascuno di noi abbia dati digitali che, pur non mettendo a repentaglio la sicurezza nazionale, possono essere molto segreti a livello personale o, perché no, avere una valenza legale/giuridica che è assolutamente necessario preservare. Le classiche password di accesso al sistema, a differenza di quanto pensano molti, sono una barriera talmente fragile da risultare quasi superflua…e comunque, calcolando che i nostri dati possono essere stipati in mille posti diversi (hard disk interni, esterni, chiavette, dischi ottici ecc.), occorre un sistema di sicurezza diverso e più specifico! Ecco quindi venirci in aiuto la crittazione (o criptazione) dei dati, un sistema che rende i dati fisicamente illeggibili a chiunque non abbia l’autorizzazione (in parole povere: la password) per visualizzarli, con una sicurezza pressoché totale. Senza entrare in termini tecnici, vediamo due semplici metodi tramite i quali possiamo realmente mettere in “cassaforte” dei dati importanti sui nostri amati sistemi PC-Windows! Mettiamo, ad esempio, di avere un'ipotetica cartella “Login e dati di accesso”, contenente uno o più file di testo con memorizzate le nostre credenziali di accesso ai più svariati servizi online, dai social network ai vari servizi di hosting e condivisione, fino ad arrivare ai codici di home banking…


Primo metodoWinRAR: il celeberrimo programma di gestioni archivi permette di crearli anche crittografati, in modo che non sia deliberatamente possibile né visualizzare il contenuto dell’archivio né estrarne i file. Il tutto è semplicissimo: se abbiamo installato correttamente il programma, cliccando col tasto destro sulla nostra cartella avremo, dal menu contestuale, la possibilità di scegliere la voce ‘Aggiungi ad un archivio’


Dalla prima schermata lasciamo le impostazioni predefinite


…e dalla scheda ‘Avanzati’ selezioniamo ‘Parola chiave’


Inseriamo la nostra password (più lunga e “complessa” è, meglio è) e selezioniamo la voce ‘Crittografa anche le informazioni sui file')…


Diamo OK a entrambe le schermate…et voilà! Abbiamo creato il nostro file RAR che, all’apertura, richiederà la password!


Solo conoscendo la suddetta parola chiave sarà così possibile aprire l’archivio ed estrarre i file!


Semplice e comodo! ;-) Ovviamente potrete poi aggiungere all’archivio nuovi file o modificare quelli già contenuti.

Secondo metodoTrueCrypt: si tratta del più famoso programma gratuito di crittografia, completissimo, potente e facile da usare! Con TrueCrypt potrete anche criptare “on the fly” interi dischi o partizioni, che risulteranno quindi illeggibili se semplicemente collegati ad un altro computer: una soluzione praticamente obbligata in caso di dati con reale valore legale, come dicevamo all’inizio! Ma per ora vediamo solo l’utilizzo più semplice, quasi del tutto analogo a quello visto prima: la creazione di un “file contenitore” per i nostri dati confidenziali, ovvero una sorta di “cartella virtuale” visualizzabile solo passando da TrueCrypt e dall’inserimento della specifica password.

Dopo aver installato TrueCrypt (che comunque si può usare anche come software portabile), apriamone l’interfaccia e selezioniamo ‘Create Volume’


Selezioniamo ‘Create an encrypted file container’


Selezioniamo ‘Standard TrueCrypt volume’


Clicchiamo ‘Select file’ e scegliamo posizione e nome per il nostro file contenitore…


Poi occorre scegliere l’algoritmo: ce ne sono diversi, ma difficilmente si avranno le nozioni necessarie per preferirne uno piuttosto che un altro! ;-) Quindi lasciamo il default…


Il volume crittato sarà trattato come un vero e proprio hard disk virtuale, quindi occorre specificarne la dimensione, a nostro piacimento…


Scegliamo la password


Scegliamo il file system (NTFS è preferibile, ma non obbligatorio), clicchiamo su ‘Format’ e attendiamo qualche secondo per il completamento dell’operazione…


Fatto! :-)


Come potrete notare, nella posizione da voi scelta verrà creato un banale file senza estensione, delle dimensioni prima specificate, di per sé assolutamente inutile!


Per aprire il nostro “spazio segreto” di archiviazione torniamo quindi a TrueCrypt, selezioniamo una lettera di unità a piacere e clicchiamo su ‘Select file’


Scegliamo il nostro file contenitore e poi clicchiamo ‘Mount’


Inseriamo la nostra password


Ecco fatto! Come per magia in Risorse del Computer ci troveremo un nuovo volume, con la lettera scelta in precedenza (in questo caso la M)…


…e potremo copiarci dentro i nostri preziosi file, come con qualsiasi disco o cartella!


Quando vogliamo “chiudere la cassaforte” torniamo a TrueCrypt e selezioniamo ‘Dismount All’ e poi ‘Exit’


Questo è realmente l’uso più semplice del programma, che come dicevamo prevede possibilità molto potenti e avanzate, che troverete spiegate in maniera molto chiara nel manuale.

Notate bene: questi metodi non impediscono la cancellazione dei dati, dato che sia il RAR che il contenitore di TrueCrypt sono normali file che possono essere spostati, cancellati o corrotti…e quindi il backup è sempre fondamentale! State però tranquilli che NESSUNO che non conosca la password potrà aprirli e leggerli normalmente. E non fate caso ai vari programmini che promettono di craccare o recuperare le password: l’unica cosa che questi ultimi possono fare è andare per tentativi, con i cosiddetti ‘Brute-force attack’, che comunque possono richiedere molto, troppo tempo (si può parlare di mesi o anni), per trovare la password corretta! In ogni caso, come dicevano all’inizio, più la password è lunga e complessa (preferibilmente contenente numeri e lettere, o anche caratteri speciali), più la nostra sicurezza sarà prossima al 100%, anche perché difficilmente ci troveremo in un succitato contesto fanta-politico, con governi e potenti multinazionali a caccia dei nostri dati! :-)

E i super-hackers cinematografici che sbloccano sempre tutto e tutti in pochi secondi di frenetico digitare su una tastiera? No, tranquilli…quelli non esistono proprio!! ;-)

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